Appena apro gli occhi mi ci vogliono alcuni secondi per ricordarmi dove sono e cosa è successo la notte scorsa. Accanto a me, ai mei lati ci sono i corpi di Federico e del nostro nuovo amico, Andrea. Ci sono volute alcune settimane di conversazioni online sulle nostre fantasie. Mi ero già masturbata e fatta scopare in chat da Andrea, con Federico che leggeva e mi ordinava cosa fare in un’altra chat. Ci sapeva fare, Andrea, me l’ha subito bagnata.
Poi abbiamo deciso di incontrarci, un caffè in un bar, tutti e tre. Imbarazzo e tensione, era la prima volta per tutti. Poi Federico ha proposto di salire nell’appartamento che un amico gli prestava. È lì che io e lui ci incontriamo. In ascensore eravamo molto silenziosi, ma i corpi erano vicini, si sfioravano, Andrea aveva addosso un profumo che risvegliava il mio lato osceno. All’improvviso è scattato qualcosa, ho messo la lingua in bocca a Federico, lui mi ha messo una mano su un seno. Ho aperto gli occhi, con la mano ho cercato il pacco di Andrea, era durissimo, gliel’ho strizzato, lui mi ha toccato l’altro capezzolo. Diin, nono piano, ci siamo staccati, ricomposti e siamo entrati in casa, il ghiaccio era rotto. Ero molto bagnata e fremiti di piacere mi avvolgevano labbra e clitoride facendomi pensare solo al momento in cui la mano di Andrea mi avrebbe esplorato lì in mezzo per la prima volta.
Entrati in casa, pochi convenevoli, avevamo solo una gran voglia di scopare.
Per rendere il tutto più semplice per me, Federico ha preso il comando dandomi ordini che io ho diligentemente eseguito, da tre anni sono per tutti la sua migliore amica e segretamente la sua troia.
Mi ha fatto togliere i vestiti. Sono rimasta con un completino di tulle nero totalmente trasparente. I miei capezzoli e la mia fica depilata erano esposti alla vista di Andrea. Lui non mi toglieva gli occhi di dosso, guardava le mie tette e intanto si massaggiava il cazzo da sopra i pantaloni. Poi se li è slacciati e velocemente ha tirato fuori un cazzo notevole, già in erezione. Si è liberato di pantaloni e slip, scoprendo quindi anche i testicoli. Federico mi guardava soddisfatto vedendo i miei occhi fissi su quel cazzo già pronto per essere ingoiato. Anche lui si toglie i pantaloni e anche lui ha un cazzo durissimo.
Mi fa mettere a 90 e tira fuori da una tasca un plug anale, di quelli di acciaio molto pesanti.
Me lo fa leccare, è freddo. Poi lo ricopre con la sua saliva. Tieniti il culo aperto. Sento il freddo del plug accostarsi al mio ano e Federico lo spinge piano, ma con decisione. Cerco di rilassarmi ed accoglierlo. Lo abbiamo fatto molte volte, so che può prendere dimensioni molto più grandi. Ma ogni volta, il momento in cui il plug arriva alla massima larghezza nel mio sfintere, ho quel brivido di dolore misto a piacere che mi manda fuori di testa. In un attimo il mio culo risucchia il plug facendomi sentire tutto il suo peso.
Inginocchiati ora e succhiaci il cazzo, ma senza le mani, mettile dietro la schiena.
Eseguo ubbidiente ed eccitatissima. Non ho mai succhiato due cazzi contemporaneamente. Sotto al naso ho due cappelle lucidissime, gonfie come due frutti maturi e con già delle gocce di sborra che esce.
Con la punta della lingua assaggio la sborra di Andrea, la assaporo, mi piace, accosto le labbra, avvolgo la punta della cappella, poi apro la bocca un po’ di più, ci gioco, ma poi sento la mano di Federico sulla mia nuca che mi spinge a prenderlo tutto in bocca e mi dice arrapato, succhialo come si deve, fagli vedere quanto ti piace il cazzo.
Sento altri umori colare dalla mia fica quando mi dice così. Inizio a succhiare e leccare con vigore, lo guardo e vedo il suo viso travolto dal piacere. Gli lecco anche le palle, mi piace leccare le palle. Ho il suo cazzo sugli occhi, sulle guance ed io che gli succhio le palle.
La mano di Federico mi scosta da lui e con l’altra mi propone il suo cazzo. Vuole che faccia lo stesso trattamento anche a lui. Mescolo i sapori delle due sborre nella mia bocca. Succhio le palle anche a lui e poi entrambi i cazzi si strusciano sul mio viso, le palle, le cappelle, mi ricoprono la faccia ed io tiro fuori la lingua per leccare quanto più mi è possibile. Si alternano a scoparmi la bocca e poi provano ad infilarmi entrambe le cappelle in bocca come nei porno. Devo dire che me la cavo piuttosto bene.
Poi Federico si stende sul letto, vicino al bordo. Invita Andrea a fare lo stesso. Gli dice con aria complice, a Erica piace infilare la lingua nel buco del culo. E così inizio a fare. Inginocchiata, davanti alle loro palle gonfissime di sborra, sollevano le gambe per farmi raggiungere il culo e permettermi di leccarli ed io alterno leccate morbide e spatolate, alla lingua rigida che cerca di penetrare quei buchi sensibili. Sento i loro gemiti profondi ed io inginocchiata, con le gambe allargate, il plug nel culo e la fica in fiamme, le mani dietro la schiena che scendono verso il culo e cercano di afferrare il plug per toglierlo quanto basta per allargarmi lo sfintere al suo massimo e per poi rinfilarlo. Lo faccio più volte ed ogni volta mi piace da morire sentire l’ano che si allarga. Lo preparo per dopo, quando finalmente avrò quello per cui siamo qui: la doppia penetrazione. Devo interromper la scrittura perché ho la fica in fiamme, devo masturbarmi e non posso continuare a scrivere fino a che non ho fatto godere la mia fica.
La mia lingua instancabile si alterna da uno all’altro e i loro cazzi iniziano ad essere sul punto di non trattenere più la sborra.
Federico si alza dal letto e mi aiuta a sollevarmi da terra. Le mie mani sono sempre dietro la schiena, come mi aveva imposto fin dall’inizio. Le sue invece mi accarezzano la schiena fino giù i glutei e risalgono passando per il ventre fino alle tette che mi avvolge piano per sentirne la consistenza soda e piena.
Se c’è una cosa che mi fa perdere la testa è il piacere che mi danno i capezzoli. Strofinarli a lungo può provocarmi degli orgasmi molto intensi e questo Federico lo sa. Mi tiene un seno con la mano e solleva verso la bocca iniziando a leccare e succhiare il capezzolo. La lingua calda e morbida che insiste senza sosta, io reclino la testa ed apro la bocca soffocando un gemito.
Andrea mi guarda e in un attimo capisce di cosa io abbia bisogno. Si inginocchia lui adesso e cerca di infilare la testa tra le mie cosce. Io le allargo e gli faccio spazio, scosta le mutandine finché non sento che le sua labbra stanno limonando la mia fica.
Federico adesso tiene entrambi i seni nelle sue mani e la lingua che scorre da un capezzolo all’altro. Andrea lecca, succhia, scopa la mia fica con la sua bocca.
Dalla fica iniziano a colarmi molti umori inondando la faccia di Andrea.
Mi leccano e succhiano contemporaneamente. La mia testa non resiste a così tanto piacere.
Sento l’orgasmo arrivare, lo capiscono dai miei gemiti sempre più intensi e dal mio volto stravolto dal godimento. Un brivido caldissimo ed avvolgente dalla fica che si contrae fino dentro la pancia, passando dalla schiena e violento mi esplode in testa. Un orgasmo intenso e travolgente e le mie ginocchia non mi reggono più. Mi sdraio sul letto per riprendere forza. Le gambe leggermente divaricate, il mio sesso esposto, perfettamente depilato, è dischiuso e completamente grondante di umori. Sembra un fiore sbocciato con le labbra aperte come petali e un clitoride ancora gonfio ed eretto. Basterebbe riprenderlo in bocca ancora un istante per farmi godere ancora, ma non vogliono esaurire tutto il mio piacere così alla svelta. La serata è ancora lunga e noi abbiamo appena iniziato.