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Mezz’ora di piacere al motel

"amanti non tradizionali"

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Nota dell'autore

"fatto reale che ha lasciato parecchi punti di domanda dopo mesi di frequentazione"

Arrivo alla portineria, consegno il documento e ritiro la chiave della stanza, sempre quella, la prenotazione on-line mi permette la scelta, cammino lentamente nel cortiletto e arrivo alla mia stanza, apro e la trovo come sempre in perfetto ordine, richiudo la porta e metto alla finestra la chiave, dietro il solito vaso di geranio che permette di guardare fuori e non essere visti, mi siedo sul bordo del letto e molto lentamente comincio a spogliarmi, le scarpe le sistemo, come sempre, a filo muro, poi mi spoglio la maglietta e la sistemo sistematicamente sul mobile che ho di fronte, lentamente mi spoglio i pantaloni e li ripongo piegati sulla sedia, sfilo le calze e le piego appoggiandole sui pantaloni, mi abbandono sul letto e con i pollici abbasso gli slip spogliandoli e appoggiandoli sopra i pantaloni, mi alzo e nello specchio vedo il mio corpo perfetto, senza un minimo segno, mi guardo e vedo quel corpo che fra poco sarà del mio lui, c’è ancora un’ora prima che arrivi, ho fatto una doccia veloce prima di uscire di casa, ho con me del profumo che gli piace, ma prima voglio entrare nell’idromassaggio, mi calma e mi fa sparire la tensione che ho dentro, entro nel bagno e apro l’acqua che scroscia veloce e fa del vapore, mi piace quest’idromassaggio, le sue bollicine sono carezze per me, le amo e ora sono mie, mi immergo e mi lascio cullare dalle piccole onde che sono generate dai soffioni, chiudo gli occhi e mi tocco il sesso, mi faccio dei massaggi e sento il desiderio salire velocemente, mi trastullo i capezzoli che si sono irrigiditi, poi il tempo passa e devo uscire da quel paradiso, ma fra poco arriva lui, ho voglia di sentirlo dentro di me, ho voglia di sentire il caldo del suo seme che mi riempirà, ho voglia di tutto, mi asciugo e spargo e spruzzo il profumo alla vaniglia che gli piace tanto, poi mi metto a letto, senza nessun indumento, mi copro solo con il lenzuolo e sento l’auto che si ferma nel parcheggio, è lui, nella penombra della stanza chiudo gli occhi e fingo di dormire, la serratura nella porta scatta e lui entra, piano, mi passa vicino e mi da un bacio leggero sulla fronte e poi spoglia velocemente e va in bagno, sento l’acqua che scende dalla doccia, pochi minuti e si asciuga, socchiudo gli occhi e sbircio, è di fronte a me, alto, muscoloso ma non grasso, mi guarda e sorride, sa che lo spio, che fingo di dormire, lascia cadere l’accappatoio e lo vedo, il suo membro e teso, mi desidera e ne sono felice, alza il lenzuolo e lo butta fuori dal letto, si sdraia e mi si avvicina, mi abbraccia da dietro e mi bacia la spina dorsale, le sue leccatine le fa partire dal collo e scende piano poi mi gira e mi stuzzica i capezzoli mordicchiandomeli delicatamente, mi lecca l’ombelico e poi come un rapace arriva al mio sesso e sembra voglia mangiarmi, la sua lingua non smette un attimo di vibrare, sa che quando mi lecca non ragiono più e le sue dita vanno da tutte le parti, palpeggiano, entrano e escono da me, mi sta facendo impazzire, mi rigira a pancia in giù e la sua lingua entra nel solco delle natiche e esplora da dietro fino all’estremità del mio sesso,mi gira e mi tiene le gambe larghe e la sua saliva mi sta bagnando tutto il corpo, sussurra che mi desidera e vuole che io gli dica di prendermi, lo faccio aspettare e lui viene con al sua bocca a cercare la mia, le nostre lingue cominciano una danza che mi piace, lui e sopra di me e il suo sesso è duro, lo sento che vuole entrare dentro di me, ancora qualche bacio e poi non ce la faccio più ad aspettare e gli chiedo di darmelo, lascia la mia bocca e scende lasciando una scia di saliva che passa lineare sul torace, si ferma sull’ombelico e poi va di nuovo sul mio sesso, si inginocchia in mezzo alle mie gambe e me le solleva appoggiandole sulle sue spalle, poi bagna le sue dita con la sua saliva inumidisce, l’entrata del nostro piacere, io lo guido e poi mi abbandono con le braccia aperte e stese sul letto gustandomi finalmente quel magnifico membro che lentamente e inesorabilmente sta entrandomi dentro, ogni millimetro è una scossa di piacere che mi scombussola tutto il corpo, i suoi colpi mi fanno toccare il cielo e ogni volta che si ritrae aspetto che rientri e che aumenti il suo vigore, le gambe scivolano ai suoi lati e lui si lascia cadere su di me, ricominciamo a baciarci, gemiti che si mischiano, a volte mi manca il fiato, sento il suo uccello che sembra voglia arrivarmi in gola, mi sta pompando magistralmente, mi abbraccia e mi stringe, mi sussurra che sono la sua troia, mi sussurra che non può fare a meno di me, mi bacia, mi lecca le orecchie, mi lecca il collo, cerca la mia lingua e intanto mi scopa con maggior vigore, sento che sta aumentando il ritmo, non so quanto resisto ancora, sono sempre sul punto di venire ma voglio venire insieme a lui, capisco che manca poco e lo abbraccio anche io stretto stretto e con le mie gambe mi attacco al suo bacino e non lo lascio uscire, quando mi dice che sta per venire mi rilasso e sento montarmi l’orgasmo alla testa, lui si blocca e sento i primi getti del suo seme che entrano con prepotenza dentro di me, questo fa venire anche me, trattengo un urlo liberatorio, entrambi ci lasciamo andare e cerchiamo di riprenderci, abbiamo tutti e due il fiatone, mi scivola di fianco e respira con affanno, lo accarezzo con le poche forze rimastemi, mi abbasso verso il suo sesso che si sta ammosciando e lo prendo con delicatezza con le mie mani, comincio un gioco di lingua lento e leggero che lo fa scattare come una molla ogni volta che la mia lingua passa sul glande, è ipersensibile e quelle vibrazioni fanno rinascere il mio sesso che sta diventando turgido, la sua mano me lo afferra e spande il mio sperma sul mio ventre poi anche lui si gira e me lo prende in bocca e me lo succhia fino a che è di nuovo d’acciaio, si mette a cavalcioni su di me e con la mano indirizza il mio uccello dentro di lui, mi cavalca lentamente e ad ogni affondo sospira, abbiamo entrambi gli occhi chiusi, e non parliamo, io sto scopando lui dopo che lui ha scopato me, siamo due corpi fusi in uno, ogni volta che lui si cala su di me io inarco il mio bacino per essere sempre più dentro di lui, ora stiamo cercando il secondo orgasmo, quello che entrambi definiamo devastante, pochi secondi ancora e lui viene spruzzando il suo seme sul mio corpo mentre io lascio tutto nel suo, ora siamo esausti e non riusciamo nemmeno a parlare, lui ancora a cavallo sopra di me mi sorride e mi sussurra che ora era lui la mia troia, sorrido e dico che siamo due porcelli che si scopano bene, recuperiamo le forze lui va ad accendere l’idromassaggio, io prendo due sigarette e le accendo, lo raggiungo e ne metto una in bocca a lui mentre ci infiliamo nella vasca, fumiamo in silenzio, ci guardiamo negli occhi, io rifletto e penso che fra poco sarà tutto finito, devo aspettare ancora due settimane per rivederlo.

È uscito, mi ha salutato con gli occhi umidi, rimetto i miei panni e mi appresto a tornare a casa, raccolgo le sigarette e i 100€ che lui ha lasciato, sono per pagare il motel, passo alla cassa e ritiro i documenti, esco e salgo in auto, c’è un po’ di nebbia, entro in autostrada e chiamo casa, “ciao cara, oggi ho finito e sto tornado per cena”, poi ripenso al prossimo incontro, altra mezz’ora di piacere, ma vale la pena ????.

Pubblicata 
Scritto da luciano1949

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