Siamo una coppia io 59 anni ben portati con una energia e voglia non sopite e mia moglie Mara 6o anni bella donna che quando si cura è una strafiga, che amo ma che dal punto di vista erotico e sessuale stimola la voglia di scopare alla stessa maniera in cui potrebbe farlo un paracarro. In pratica zero assoluto intendendo, anche in epoca giovanile, lo scopare come atto utile per generare e per calmare la voglia una due volte al mese ma con il solo scopo di “scaricare” la tensione erotica accumulata.
Come tanti anche noi dopo un po’ di furore giovanile, con il passare del tempo abbiamo rallentato il ritmo e la frequenza delle nostre cavalcate e abbiamo con il tempo iniziato a inserire nelle nostre serate all'insegna del sesso film porno, un vibratore e fantasie erotiche con racconti e richieste di fare qualcosa di diverso ,almeno nella fantasia.
Mara mostrava grande attenzione per i film che avevano come protagonisti uomini,prevalentemente di colore, dotati di cazzi grandi o enormi e lo si notava toccandole la figa che in quelle occasioni era bella umida. Allora cominciammo a fantasticare della presenza al letto di un’ altro uomo che avrebbe dovuto sfondarla nella figa ma anche nel culo che non mi aveva mai concesso perché diceva che non avrebbe provato alcun gusto e che le avrebbe certamente procurato dolore.
Ogni qualvolta provavo a proporle di provare a realizzare una fantasia mi rispondeva che ero matto e anche un porco e che lei non avrebbe nemmeno per scherzo pensato di tramutare la fantasia in fatto concreto.
Ero rassegnato a questa situazione e ormai per me ,nonostante la grande voglia che avevo di scopare, stare a letto con lei e farlo raramente diventava quasi un sacrificio,una cosa veramente noiosa. Insomma farlo semplicemente per un fatto ormonale senza la gioia e il divertimento non mi stimolava affatto.
Ormai i tentativi di richiederle l’attuazione delle fantasie erano finiti e avevo cominciato a pensare, poiché gli anni passano a crearmi o trovare un diversivo alla noiosa e mortificante vita sessuale che ero costretto a condurre a causa di Mara, donna bella ma ripeto eccitante quanto un paracarro.
Un mese prima del suo sessantesimo compleanno parlando della festa alla quale avremmo invitato amici e parenti mi disse che invece della cena come gli altri anni voleva invitarli a pranzo perché avrebbe desiderato dedicare a noi la serata .Così decidemmo di festeggiare in un ottimo ristorante il suo compleanno per pranzo e non come gli altri anni a cena.
La sera dopo a cena fu lei a tornare sull’argomento compleanno dicendo che per noi dovevamo organizzarci una bella serata .Io ormai fuori da pensieri particolari o nuovi le risposi che ero felice di questa sua decisione e il discorso fini li. La domenica seguente andammo nella nostra villa al mare anche perché avvicinandosi la stagione estiva dovevamo vedere quali lavori di manutenzione far eseguire per avere tutto in efficienza e,raggiungendo a piedi il ristorante, Mara disse che senza dubbio la serata del suo compleanno potevamo passarla li .Le risposi che non avevo alcuna voglia dopo un pranzo che si sarebbe protratto anche fino a metà pomeriggio fare due tre ore di autostrada per raggiungere il mare e lei con un fare malizioso mi rispose ”nemmeno per trascorrere una serata straordinaria?” al che incuriosito le chiesi cosa sarebbe stata la cosa straordinaria e lei ,senza alcun tentennamento mi disse “realizzare una delle nostre fantasie”. Dopo un primo istante di meraviglia le chiesi ”Cosaaa?” e lei rispose ancora allo stesso modo. Eravamo arrivati al ristorante e il discorso fu interrotto.
Dopo il caffè appena usciti dal locale ,nonostante durante il pranzo mi girasse per la testa la proposta fatta da Mara prima di entrare, io le dissi che dovevamo telefonare all’imbianchino per far rinfrescare la recinzione in ferro che presentava qualche punto senza vernice e lei mi disse ”ma come è più importante riverniciare la recinzione che parlare di quanto ti ho proposto per la serata del mio compleanno?” al che dissi “perché cosa proponi? quale sarebbe la serata speciale che vorresti per quel giorno?“ “propongo semplicemente la realizzazione di una delle nostre fantasie a letto” e io di rimando ”ma dai…”sai caro tesoro ho pensato che tutto sommato anche se tardi si può realizzare quanto tante volte abbiamo fantasticato e più precisamente il fatto di avere con me a letto uno di quei tipi con un cazzo oltre misura dai 20 centimetri in su duro e largo”.L’effetto di quell’idea di Mara fu quello di eccitarmi ma,senza tanto entusiasmo risposi che la cosa mi andava benissimo anche se sentivo che la sua era una provocazione piu che una proposta seria.
Il giorno dopo mi chiese di partecipare con lei alla ricerca del suo toro da monta ma, avendo sempre la convinzione che non se ne sarebbe fatto nulla, la lasciai fare da sola davanti al computer.
Dopo alcuni giorni a pranzo mi comunicò che aveva scelto la persona che avrebbe trascorso con noi la serata del giorno del suo sessantesimo compleanno.
Due giorni prima del suo compleanno mi comunicò che aveva avuto numerosi contatti con la persona che avrebbe invitato per quella sera e che quella serata era il suo regalo per il compleanno. Un regalo da fare a me visto che per anni era stata la mia richiesta sempre disattesa.
Stentavo a credere a quanto mi diceva ma cominciavo a pensare che forse la cosa sarebbe avvenuta. Quando mi disse che ,in effetti sicuramente la sera del suo compleanno sarebbe stata inopportuna perché dopo il pranzo fare tre ore di autostrada per raggiungere la villa al mare significava accumulare stanchezza pensai a un cambiamento di idea.
Il venerdi dopo il suo compleanno al mattino mi disse che in serata dovevamo andare al mare perché aveva fissato l’incontro per il giorno dopo. Il venerdi a metà pomeriggio partimmo e raggiungemmo in serata la nostra meta.
La sera mi disse se che ormai la cosa era fatta e gli sarebbe dispiaciuto se all’improvviso, di fronte al concretizzarsi di una fantasia ,io fossi preso da titubanze, incertezze o gelosie.
Mi disse che il giorno dopo Giorgio l’uomo che lui aveva scelto per farsi “sfondare”,si fu questo il termine che usò, sarebbe arrivato nella mattinata del giorno dopo per restare con noi fino al pomeriggio della domenica, mi diede un bacio e, cosa che mai aveva fatto, mi abbassò i pantaloni e cominciò un pompino senza tanti preamboli.
La sera lei preparò in cucina indossando una gonna, cosa mai fatta per anni ,prediligendo sempre pantaloni e a tavola di fronte a me vidi che aveva una scollatura che evidenziavano le tette belle come sempre.Pensai tra me e me ”ma come mai questa improvvisa trasformazione?”A letto fece cose che non faceva da anni per intraprendenza e voglia di godere.
Al mattino dopo colazione andò a vestirsi e appena tornò in cucina mi complimentai con lei. ”Finalmente un bel vestito con una gonna sopra il ginocchio,con calze ambrate e una bella camicetta verde che la valorizzava molto.”Complienti le dissi io” dopo un poco squillò il telefono e lei appena finita la telefonata mi comunicò che tra una ventina di minuti sarebbe arrivato. Pioveva e mi chiese il telecomando per far trovare aperto il garage ,lo avrebbe fatto parcheggiare dentro il garage senza farlo bagnare e anche per non far vedere a eventuali scocciatori che c’era qualche altra persona con noi” al che io le risposi “ma dai siamo distanti da altri casali e ville, piove a dirotto chi vuoi che venga a suonare il campanello. E poi può sempre venire a trovarci un cugino, un amico, un parente”.Lei fece un sorrisetto malizioso.
Mentre ero intento a leggere una rivista guardai il lampeggiante del cancello e l’ingresso di un’auto che andava verso il garage. Passarono alcuni minuti e sentii aprire la porta di servizio della cucina. Entrò Mara dicendomi “ecco il mio amico Giorgio”. imasi senza parole….Giorgio era un marcantonio nero alto circa 1,80,con un fisico atletico sui 45 anni credo, che mi strinse la mano con forza dicendo “piacere”.
Dopo qualche istante di sconcerto lo invitai a sedersi e cominciammo a parlare. Aveva un italiano discreto, considerato il fatto che come mi raccontava aveva raggiunto l’Italia dal Senegal una decina di anni prima e che aveva un negozio di articoli etnici e chincaglierie in una cittadina della riviera.
Mentre Mara armeggiava al bancone della cucina per preparare un apritivo lui con fare disinvolto mi raccontava dei contatti avuti con internet e con il telefono con Mara , all’improvviso si alzò e con calma raggiunse Mara stringendola da dietro e baciandole la nuca. Mara era li che lasciava fare ed io impietrito e incapace di pronunciare una parola. Poi la gira le bacia e le alza la gonna con la destra e la infila in mezzo alle gambe della mia donna che non accennava alla minima reazione, anzi…..Poi si rivolge a me e mi dice” I patti con Mara erano che in questi due giorni sarebbe stata mia e che tu eri d’accordo”. Io feci si con il capo e lui spingendo con le due mani sulle spalle l’aveva fatta inginocchiare davanti a lui .Lei con la bocca all’altezza del suo cazzo senza nemmeno farselo dire slaccia la cinta dei pantaloni ,sbottona la patta e fa uscire un cazzo che in effetti era già grande pur non essendo al massimo,comincia a leccarlo e lo fa rinvenire fino a quando non diventa un enorme bastone di carne con una cappella grandissima .Mara spalanca la bocca e fa fatica a farlo entrare ma lui l’afferra per i capelli e la spinge con forza .La cappella entra e lei comincia un su e giù con mugolii da gatta in calore.